Grandi artisti contemporanei: Oliver Macchia - II parte
di Claudio
Oliver Macchia, artista poliedrico e anticonvenzionale fonda a Berlino, insieme all’amico poeta Ugo Godzilla il movimento degli astrattisti neoalcolizzati. Grande é il clamore per l’iniziativa.
Il Times dedica, nel giugno del 94, una copertina ad Oliver, il quale risponde che alla copertina avrebbe preferito un piumone, visto che la sua casa non ha i riscaldamenti.
Nel maggio del 95 riceve dal padre, il noto poeta dialettale Mimmo Macchia, una nuova raccolta di versi intitolata “Lu vinu di li patri”.
Nel giugno dello stesso anno Oliver fa istanza al tribunale di Boston per la revoca dell’adozione.
Oggi Oliver Macchia si è nuovamente trasferito a Boston dove ha sposato Helen Fukojama, detta Rosi, giovane poetessa di origine nipponica e animatrice di festicciole per bambini. Macchia ha raccontato, in una sua recente intervista all’Intrepido, di avere conosciuto Rosi proprio durante una festicciola per bambini, per la quale era stato ingaggiato come pagliaccio.
Come regalo di matrimonio, il padre Mimmo ha inviato al figlio una nuova raccolta di versi intitolata “Ballata di l’amuri”. Ma pare che Oliver non l’abbia mai ricevuta, in quanto, in precedenza, aveva sapientemente fornito al padre un indirizzo falso.
Vogliamo concludere questa breve biografia dell’uomo e dell’artista citando un breve stralcio di un articolo dedicato a Oliver Macchia dalla rivista Tuttouncinetto.
“La sua è arte, un’arte vera, fatta di dolore e di disperata angoscia, angoscia provata soprattutto da chi guarda le sue tele cariche di colori senza anima, di segni senza vita, di inspiegabili geometrie. Oliver Macchia è forse il vero artista del futuro, ma sicuramente non di oggi”.
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