Isole Eolie: Dove il vento suona - Foto di Marcello Basso
di Marcello
Le isole
Eolie, immerse nell’azzurro del mare che circonda la nostra Isola, hanno
sempre esercitato un grande fascino tra i viaggiatori, più o meno illustri, di
ogni tempo.
Tra gli
altri ricordiamo, alla fine del ’700, Déodat de Dolomieu, naturalista, geologo
(“inventore” delle Dolomiti) che si occupò soprattutto dei fenomeni vulcanici molto
frequenti nell’arcipelago.
Jean
Houel, pittore e incisore francese, rimase colpito a Lipari dalle rive e dalle
rocce rischiarate dagli ultimi raggi del sole, i cui colori "apparivano
più belli e la certezza di veder sparire ogni cosa nell' oscurità della notte
rendeva più vivo e prezioso l' incanto di quel momento"
Il
viaggiatore più famoso comunque (se escludiamo i “VIP” di oggi”...) è stato
sicuramente Alexandre Dumas che raccontò la sua permanenza nelle splendide
isole siciliane in un piccolo diario di viaggio (“Dove il vento suona” -
editrice Pungitopo, € 9), tuttora reperibile in alcune librerie.
Egli rimase
affascinato, in particolare, dalla natura, dalle abitudini culinarie, dai vini
locali, dai colori del mare che per effetto di un gioco di luci "cambiò
colore cinque o sei volte prima di svanire tra i vapori".
Ma ciò
che più colpì Dumas fu lo spettacolo delle eruzioni dello Stromboli:
"...Confesso che questa notte é una delle più curiose che io abbia passato
della mia vita...Non potevo staccarmi da quel terribile e magnifico
spettacolo".
Per la
verità rimase anche molto colpito dalle misere condizioni di vita della
popolazione.
Descrivendo,
ad esempio, l’isola di Alicudi, così si esprime: "...E' difficile vedere
qualcosa di più triste, di più tetro, di più desolato di questa sfortunata
isola....".
Tutti
comunque, ieri come oggi, rimangono affascinati dai colori brillanti o soffusi,
a seconda delle ore della giornata, di queste splendide isole.
Nel mio
piccolo anch’io, visitando le Eolie, ho provato le stesse sensazioni di questi
illustri viaggiatori, e ho cercato, con la mia fedele reflex, di conservare e
portare con me almeno qualche immagine che fissasse nel ricordo le bellissime
giornate passate in quei mitici luoghi. Spero di esserci riuscito.
Le immagini che ho scattato sono disponibili nella
sezione “fotogallery”.
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