Palermo, città “tutto porto” ed i suoi monti
di Davide
Palermo, come molti sapranno,
viene dal greco Panormos ovvero “tutto porto”; era così che i greci
chiamavano la nostra città perché i due fiumi che la circondavano (il Kemonia e
il Papireto) creavano un approdo naturale che la caratterizzavano. Una città quindi che anche nel
suo nome formalizzava il suo strettissimo legame con l’acqua, quella del
prospiciente mare ma anche quella dei suoi grandi fiumi. Poi con il tempo il
nome è rimasto ma il rapporto con l’acqua si è via via diradato fino a divenire
inesistente anzi problematico; prima l’interramento dei due fiumi, mantenendone
solamente un altro, l’Oreto, divenuto sostanzialmente discarica a cielo aperto
e canale di scolo delle fogne della città, quindi le macerie della guerra prima
e gli scarti da lavoro delle costruzioni degli anni ’70, il cosiddetto sacco di
Palermo, dopo hanno creato una barriera che ha ampliato la distanza dalla linea
di costa, anche lì luogo privilegiato per lo smaltimento indiscriminato dei
rifiuti della città. Insomma la città che rifiuta il suo mare, i suoi fiumi, la
sua acqua, tanto da farla divenire un grande contenitore dei suoi scarti,
compresi i due fiumi “sotterranei” che raccolgono le acque di scolo di parte
della città e che quando la pioggia è forte e continua, riemergono costringendo
alcuni abitanti delle zone limitrofe i loro vecchi corsi a gonfiare i canottini
fuori stagione. Ma se la città “tutto porto” ha
perso il senso profondo della sua tradizione ha dovuto mantenere almeno
visivamente quello con i monti che la circondano. Infatti Palermo è una città
dove il mare non si vede e quello che si intravede non né fa certamente sentire
la mancanza, ma le sue strade sono continuamente inquadrate dalle montagne,
dalla più famosa, il monte Pellegrino, al Monte Cuccio, al Monte Grifone e lo
scorcio di Gibilrossa dalla via Oreto, il monte di Monreale e di S. Martino
delle Scale, ma anche il monte Castellaccio, di fronte al Monte Pellegrino.
Gran parte della città, anche nelle zone centrali, vive inconsapevolmente di
queste prospettive mirate che diventano il collante tra il territorio e la sua
trasformazione nei secoli. Oggi per certi versi Palermo piuttosto che città di
mare è certamente più città “di montagna” o meglio di montagne. E’ per questo motivo che questa
settimana le foto del giorno saranno dedicate a Palermo ed i suoi monti, per
focalizzare tanti scorci della città che frequentiamo spesso e che quindi ci
appartengono particolarmente nei quali il profilo dei monti è sempre presente
ma probabilmente spesso ignorato.
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