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25 novembre 2015

Foo Fighters a Bologna: che bellissimo !!!

di Marcello Basso



Finalmente ce l’abbiamo fatta!! Abbiamo visto i Foo Fighters!!

Dopo un tentativo fallito a giugno perché qualcuno (non noi!) aveva deciso di rompersi una gamba … non ci siamo scoraggiati e, trovati quasi miracolosamente (ed a un prezzo da prima alla Scala) i biglietti per Bologna, siamo partiti alla volta della capitale emiliana.

Il destino, ancora una volta, stava per farci lo sgambetto, il concerto infatti è coinciso (ma in quel momento ne eravamo ovviamente ignari) coi tristi eventi di Parigi e Dave Grohl & Co. hanno deciso di annullare il concerto di Torino del giorno dopo e tutto il resto della tournée.

A costo di sembrare il Vincenzo Mollica della situazione dico subito che il concerto è stato bellissimo! Anzi, di più: emozionante! Raramente ho visto una così grande empatia tra una band e il pubblico, tanto che a un certo punto “Davide” ha detto: ‘it seems that you are the band and we are the audience’ (spero di avere scritto giusto, chiedo anticipatamente scusa ai mie amici “filo-inglesi”).

In effetti questa band riesce a creare un’atmosfera veramente speciale. Lo abbiamo capito subito quando, a concerto non ancora iniziato (il palco era celato da un enorme telone col logo FF), con un accordo di chitarre in sottofondo Dave Grohl ha cominciato ad urlare come un pazzo “ARE YOU FUCKIN’ READY” ???

Sono quindi partiti col classico “Everlong”, cavallo di battaglia del gruppo, nonché canzone preferita da Dave Letterman che l’ha voluta come regalo personale sia in occasione del suo ritorno al “David Letterman Show” dopo l’operazione al cuore, sia come regalo “di addio” nell’ultima puntata dello stesso show.

Non poteva mancare ovviamente “Learn to fly” eseguito questa estate dai 1000 musicisti di Cesena e che ha convinto Grohl a effettuare un concerto “ad hoc” nella cittadina romagnola.

Il concerto è stato una raffica ininterrotta di pezzi della durata di 2 ore e mezza, senza neanche un bis: la band ha subito puntualizzato che loro non sono il tipo gruppo che fa la solita scenetta della finta uscita per poi rientrare. Avrebbero suonato fino a quando ce la facevano, e così è stato!

Tra i momenti migliori della serata una versione extra-long di “Skin and bones” trasformata in pezzo “bossa nova” mescolato a … niente di meno un brano dei Muppets!! (mahna manà).

Il gruppo di Seattle ha eseguito invece solo tre degli otto brani di Sonic Highways, loro ultima fatica (anzi penultima visto che mentre scrivo queste righe è uscito in rete, assolutamente, gratuito un nuovo EP “Saint Cecilia”, a proposito SCARICATELO!!): “Something from nothing”, “Congregation” e “The feast and the famine”, personalmente avrei gradito ascoltare anche qualcos’altro, ad esempio “Outside” o “I am a river”, ma va bene anche così, non si può dire che si siano risparmiati …

Il concerto è andato avanti con i classici cavalli di battaglia: “The pretender” (brano che avrò ascoltato almeno 100 volte, visto che è il preferito di Delia, e ce lo “propina” all’infinito) Walk e Arlandria (da Wasting lights) e per finire una versione “fiume” di “Best of you” che ha chiuso un concerto davvero memorabile.

Il pubblico ha tributato una vera ovazione a questo bellissimo gruppo di musicisti che forse non saranno ricordati come i massimi  innovatori del genere ma che ribadiscono con i fatti (con i concerti e con i dischi) che il rock non morirà mai, almeno fino a quando ci sarà qualcuno che come loro, con generosità, professionalità  e sentimento, continuerà a regalarci queste emozioni.

Un ultima notazione riguardo alla scenografia: semplice ma di effetto con tre mega schermi che riproducevano costantemente tutte le fasi del concerto in modo impeccabile (con una regia televisiva di altissimo livello).

Se non fosse stato per i tristi fatti di questi giorni, avrei negli occhi e nelle orecchie, ancora adesso, immagini e suoni di questo bellissimo evento che una volta tanto è riuscito a mettere d’accordo i gusti di grandi (io, Delia e tutti gli altri cinquantenni presenti tra i sedicimila spettatori) e piccini (Andrea, anche se ormai è alto 1,85).

Insomma lunga vita a Dave Grohl, lunga vita ai Foo Fighters!!



EVERLONG (Bologna version)



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Commenti lasciati per:

Foo Fighters a Bologna: che bellissimo !!!
 

 

colpito e ... affondato! Lo dicevo io che non mi suonava bene ...

marcello

27/11/2015 18:05:44


Tutto molto bello come direbbe Pizzul, era da giorni che aspettavo questo commento. Unico neo i refusi: passi Lettermann con due enne, ma... David Ghrol o (come ricordo io) David Grohl?

Dario C.

26/11/2015 22:56:12


Hai ragione, la musica (il rock) in particolare può questo ed altro ... anche se tu saresti capace di ballare anche in occasione di una sinfonia di Beethoven!!

marcello

26/11/2015 16:33:15


Dopo avere condiviso con te e Andrea le emozioni del concerto condivido pure il resoconto sintentico ma esaustivo dell'evento. Solo hai dimenticato di scrivere che il tutto era magnificamente arricchito da me e Andrea che ballavamo insieme come pazzi con tanto di maglietta del gruppo...poteri del Rock !

delia

26/11/2015 00:54:58


 
 

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