Una petizione per la Scuola Media Garibaldi
di Daniela Vaccaro
Mi permetto di chiedervi di sottoscrivere una petizione popolare promosa da alcuni genitori della scuola in cui ho l'onore di insegnare. Si tratta della Scuola Media Statale Garibaldi, da più di 50 anni a Villa Gallidoro. Una scuola bella perché bello è il luogo in cui si trova, ma soprattutto per le persone che ci fanno scuola. I ragazzi, innanzitutto. Di tutte le estrazioni sociali, con storie diversissime alle spalle. Molti sono i ragazzi di origine straniera. Felici gli esempi di integrazione dei ragazzi disabili. Degli insegnanti non parlo, perché risulterebbe stucchevole, dal momento che faccio parte della categoria. Ma meriterebbero qualche parola. Magari in un altro momento, in un'altra sede. Diciamo che tutti quelli che lavorano alla scuola media Garibaldi, dal collaboratore al dirigente, si stanno dando da fare in questo momento perché si promuovano tutte quelle iniziative che sensibilizzino le istituzioni, affinché queste trovino una soluzione ai problemi che stanno creando grave disagio alle 600 famiglie degli alunni iscritti. Un disagio che, comunque, i genitori hanno perlopiù ritenuto necessario, pur di consentire ai propri figli di rimanere a Villa Gallidoro. Vi chiedo pertando di andare a firmare la petizione, fino al 20 ottobre, davanti l'ottica Randazzo in via Ruggero Settimo. Il banchetto è lì tutti i pomeriggi, dalle 17 alle 20 circa. I promotori chiedono di trovare una succursale nei pressi di Villa Gallidoro, di mantenere comunque la sede della scuola dove è sempre stata e di prodigarsi affinché siano utilizzati fondi per la ristrutturazione dei locali al momento inadeguati. Si tratta di salvare un presidio. Un pezzo di storia di questa città, che è anche futuro. Come i ragazzi che frequentano la scuola.
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