ZTL, si parte????
di Davide
Meno cinque giorni, quattro, tre,
due, uno e tre quarti…uno e….mezzo…….uno e due ore, uno e un’ora e
mezzo…..unoooooooooooooooo……….va beh rifacciamo, meno cinque………. Sembra la classica minaccia della
mamma moderna al figlio. Se non sistemi la cameretta entro cinque secondi ti
massacro di sberle……vabbè magari entro sei sennò ti tolgo la pleistescionn per
una settimana…..allora se non lo fai entro un’ora vuol dire che non mi vuoi
bene e mi metterò a piangere....facciamo entro domani sennò non mangio per un
giorno e dopo magari mi prendo a schiaffi fino a svenire….va bene va bene lo
faccio io ma è l’ultima volta…magari la penultima. Tanto poi il ragazzino sa
come va a finire e continua imperterrito a guardare la tv. Il conto alla rovescia iniziale
si riferisce all’avvio delle ormai famose ZTL, zone a traffico limitato (o zone
a traffico lento) fissato improrogabilmente al 5 di questo mese. Per mesi si è discusso sui
continui problemi legati al traffico, allo smog, alla irrespirabilità dell’aria
della nostra città, al continuo progredire delle malattie respiratorie e delle
allergie, soprattutto infantili, riconducibili (senza ombra di dubbio) alla
qualità di ciò che respiriamo. I pietosi tentativi di dare una risposta a
questo problema non hanno fatto che esaltarlo dimostrando chiaramente che non
esistono alternative alla drastica e coatta eliminazione della causa ovvero
l’automobile. Prima la chiusura al traffico di una parte della città per un
giorno alla settimana, quindi per una mattina, l’isola pedonale domenicale (con
i negozi chiusi), le targhe alterne, prima con i giorni della settimana poi con
quelli del mese (cazzo non è giusto quest’anno è bisesto e quelli con la
dispari sono stati avvantaggiati!!!!!!), con il risultato di deviare il traffico
altrove e se possibile, dati incontrovertibili alla mano, aumentare la
concentrazione di schifezze nell’aria e fare impazzire tutte le centraline di
rilevamento sparse per la città. A tal punto da lasciare il rispetto delle
ordinanze alla buona volontà del singolo ed individuando due tre postazioni
fisse di controllo della polizia municipale (piazza Sturzo, via Libertà
incrocio con via Notarbartolo e via Ruggero Settimo, incrocio Regalmici)
talmente note che se venivi fermato con la targa sbagliata il poliziotto ti
guardava male come a dire “Ma che sei scemo, non lo sai che siamo sempre qua,
cambia strada!!!”. Pensavamo di doverci arrendere e, come si dice, di averle
viste tutte, ma invece ecco la nuova trovata. La Ztl. Sembra una brutta parola, quasi
un insulto minaccioso, sarà per la zeta. Quando ne ho sentito parlare per la
prima volta pensavo si trattasse di un insetticida contro il punteruolo rosso.
Dice che lo hanno fatto anche in altre grandi città. Che con parte, e
sottolineo PARTE, dei ricavati, tolta la consistente quota per il gestore –
appaltatore del servizio, quella per le agenzie, quella che si fotte il Comune
per pagarci le consulenze per come risolvere il problema del traffico a Palermo
(che siccome si tratta di un problema di una certa entità avranno anche un loro
congruo e consistente costo) si avvieranno iniziative, non meglio precisate,
“ecologiche”. Probabilmente andrà a finire come con la TARSU, insomma la “munnizza”,
dove l’aumento dell’80% della tassa (tassa non tariffa come nelle altre grandi
città) doveva servire a coperture della “spesa sociale” per i ceti più deboli e
disagiati. Ma allora chiamatela “tassa sociale”, il cittadino magari la paga,
sa a che serve, vede una possibile finalizzazione. Ma se è “munnizza” e sulla cartella
esattoriale trovi varie voci, magari legate al riciclaggio ed alla ecologia, e
poi dopo stò salasso ti ritrovi sempre sommerso dai sacchetti e con la
differenziata che parte come tale ma che finisce indifferenziata in discarica,
può essere che ti girano un po’ le palle. Comunque coraggio, non tutto è
perduto. Come detto all’inizio il 5 di maggio sembrerebbe una data non proprio
“improrogabile”. E ciò in coerenza con il
pressapochismo ed il dilettantismo confuso con cui questa operazione è stata
condotta da mesi. Prima la scadenza dell’autorizzazione, inizialmente fissata
ad un anno dal suo rilascio, a prescindere dalla data di avvio del
provvedimento, quindi ragionevolmente spostata al 5 di maggio dell’anno
successivo così come riportato nel cartoncino - lasciapassare (ed ora che forse
il 5 di maggio potrebbe divenire il 5 di non si sa quale mese???). Poi la
ridicola vicenda delle automobili “ibride” (GPL o altro) e dei fortunatissimi
disabili, “sospesi” per oltre un mese perché esonerati dal pagamento del
balzello in attesa di decidere dove poter ritirare il comunque obbligatorio
salvacondotto. Tutto questo per poi giungere alla travagliata soluzione, modificando
il colore del tagliando dall’azzurro al verde (già la vedo la tavola rotonda,
il brainstorming, la tempesta di minchiate, sui colori, la fazione del rosso
carminio contro quella dell’azzurro cobalto) e dando facoltà anche a queste
categorie “fortunatissime ed invidiatissime” (soprattutto i disabili) di fare
la coda assieme all’80% dei palermitani tardivi, come sempre. E certo, perché
un po’ per sciatteria e “lagnusia” un po’ perché convinti, come il ragazzino con la mamma, che come
sempre la punizione sarà sicuramente “diversa” da quella inizialmente promessa la
“stragrande maggioranza” dei palermitani hanno derogato all’ultima settimana il
cosidetto “suprosso”, il “cutugno inchiummante” (ma come si traduce in
italiano???) che non cala, l’amaro calice (ma rende meglio il cutugno). Tra
questi magari anche quelli che in buona fede non si arrendono mai, sperano nei
ricorsi e nelle iniziative dei comitati civici che sorgono in queste
situazioni, ma poi (come sempre, vedi la già citata “munnizza”) si devono
arrendere a pagare o prepararsi per principio a sciarriarsi con il vigile di
turno (questa è una vergogna!!!) pagando poi la multa ma vantandosi di non
essersi piegato alla logica del popolo bue. Altri, pur di non pagare (per
principio si intende), si relegheranno ad una volontaria vita notturna, almeno
in automobile, considerato che il provvedimento sarà in vigore dalle otto alle
venti. Poco male, automobili in meno. Comunque il codazzo che si è
generato davanti alla agenzie ha fatto si che molte di queste si limitino a
ritirare i documenti e a rilasciare il tagliando in un secondo tempo. Già due
giorni fa, per alcuni la data di ritiro veniva indicata per il 15 di maggio
(!!!!!!!!). E alle motivate proteste dei cittadini la risposta era un ecumenico
sorriso ammiccante accompagnato da un “tranquilli, tranquilli” che lasciava
intendere una ventilata e congrua deroga. Ufficiosamente negli ambienti del
Comune si parlerebbe addirittura di luglio, magari di agosto con sicuro esito
positivo sul traffico alla prima verifica considerato il fisiologico
svuotamento delle città (e bravo il Sindaco). Ovviamente della più volte
sbandierata chiusura al traffico del centro storico nemmeno a
parlarne!!!Insomma bambini palermitani, continuate tranquillamente a guardare la
tv tanto c’è la mamma che pensa a voi, ai vostri problemi. Suvvia, non abbiate
timore, tirate un sospiro di sollievo, finchè lo potrete fare, finchè ci sarà
aria da respirare, poi tutti in apnea. D'altronde si dice che proveniamo dai pesci, dagli organismi
unicellulari unici abitanti della terra quando era fatta perlopiù d’acqua,
milioni e milioni di anni fa. Pazienza, ci involveremo e torneremo al mare,
sempre che lo troviamo!! Persi per persi non ci resterà che tramutarci in
sorci. In quel caso trovare la strada della fogna non sarà difficile!
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