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24 ottobre 2008

I grandi comici di una volta: WALTER CHIARI

di Marcello Basso



Proseguendo nella carrellata di attori comici del passato, iniziata la volta scorsa col grande (in tutti i sensi …) Fabrizi, mi piace ricordare un altro grande (un po' più snello, in verità) attore comico del passato: Walter Chiari.

Ricordo che da piccolo mi sorbivo un'intera puntata di Canzonissima (famosa trasmissione televisiva del sabato sera, di cui avrete imparato tutto o quasi nella rubrica, ormai enciclopedica, del nostro Dario Cordovana) non tanto per ascoltare le canzoni (delle quali ai tempi - Dario inorridirà … - non me ne fregava niente) solo per seguire i mitici “monologhi” del grande Walter.

Non mi interessa qui fare il resoconto della vita del comico veronese (tra l'altro non sarei neanche in grado e oltretutto potete consultare, a riguardo, la corposa e completa voce presente su wikipedia - “bibbia” del terzo millennio) ma piuttosto fornire qualche spunto per invogliare qualcuno (soprattutto tra i più giovani) ad andarsi a rivedere qualcuna delle sue celebri gag.

Ne vorrei ricordare in particolare due, che definirei, senza esagerazione, “capisaldi” della comicità italiana: il “Sarchiapone” e la la macchietta dei fratelli De Rege (entrambe insieme a Carlo Campanini, grandissima “spalla” di Walter Chiari).


Il sarchiapone

La scenetta si svolge in un affollato scompartimento ferroviario. Carlo Campanini entra reggendo a fatica una gabbia, coperta da un telo, all'interno della quale, a suo dire, si trova un sarchiapone, pericoloso animale proveniente dall'America.

Tutti i viaggiatori lo guardano straniti chiedendosi cosa sia un “sarchiapone”.

Walter Chiari, uno dei viaggiatori, per fare bella figura con gli altri, finge di sapere bene cosa sia un sarchiapone, e cerca, a tentoni, di “indovinare” le caratteristiche di tale animale, per non ammettere la propria ignoranza.

A poco a poco, dalla descrizione fatta da Campanini, e dagli interventi di Walter Chiari, sembra venire fuori il ritratto di un animale pericolosissimo e assolutamente da evitare, al punto che, uno per volta, tutti i passeggeri, con varie scuse, abbandonano lo scompartimento lasciando soli i due attori.

Alla fine Campanini confessa che si trattava solo di una messinscena per costringere gli altri ad andare via e poter viaggiare comodamente.

La scenetta permette a Walter Chiari di mettere in evidenza tutta la sua bravura e grande “verve” comica.

La sua mimica e le espressioni del suo viso riescono a rendere benissimo la situazione psicologica di chi, cercando presuntuosamente di apparire quello che in realtà non è, si trova poi in difficoltà per non essere “smascherato”.


I Fratelli De Rege

I fratelli De Rege esistevano veramente, ed erano due comici campani (anche se di origine piemontese, apprendo dal solito wikipedia) dell'inizio del secolo scorso.

Il loro cavallo di battaglia (ripreso appunto negli anni sessanta dalla coppia Chiari/Campanini) era un duetto in cui, uno nei panni del fratello intelligente, l'altro nei panni del fratello scemo, improvvisavano su vari argomenti, puntando molto sugli equivoci verbali innestati dall'ignoranza del “cretino” e amplificati dalla sua accentuata balbuzie (espediente comico magari non elegantissimo, ma che nel contesto ci stava benissimo).

L'ingresso del fratello scemo veniva preceduto dalla famosa battuta di Campanini “vieni avanti cretino” (divenuto poi un film …) che suscitava sempre (e suscita tuttora, almeno in me) una irresistibile ilarità in quanto accompagnata dalla contemporanea entrata in scena di Walter Chiari, vestito con una improbabile palandrana e una bombetta calata fin sopra gli occhi (per non parlare della faccia …).

Io e mio fratello all'entrata in scena di Walter (De Rege) Chiari, ridevamo letteralmente fino alle lacrime, ed in effetti, anche se i meccanismi comici della scenetta erano molto semplici, la bravura dei due artisti rendeva la situazione davvero irresistibile.


Consiglio vivamente di rivedere li due sketch, per fortuna presenti su quel magnifico deposito della memoria che è YouTube.

Buona visione.



IL SARCHIAPONE



I FRATELLI DE REGE

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Commenti lasciati per:

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Fortissimi Walter e Campanini, peccato che non ci siano più. Li ricordo con affetto e nostalgia, soprattutto Walter che ho avuto l'onore di conoscere di persona.

Luigi

25/06/2009 11:38:23


E Leandro Gueri ve lo ricordate ?
Che grande!

gino spinetti

31/10/2008 13:02:15


Quanti ricordi.....Erano i tempi in cui alla TV si vedevano comici degni di questo nome, intelligenti, e che ti facevano ridere anche con niente.

ABS

29/10/2008 11:28:15


Bravissimo Walter e bravissimo anche Carlo Campanini, sua spalla indivisibile come Mario Castellani lo era per Totò, Gianni Agus per Peppino De Filippo e Paolo Villaggio, Enzo Garinei per Gino Bramieri...

Dario C.

25/10/2008 19:51:02


 
 

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