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6 agosto 2009

Storia semiseria e disordinata della canzone italiana - “Un disco per l’estate” 1968 (fase finale)

di Dario Cordovana



Le canzoni qualificate alla fase finale del “Disco per l’estate” 1968 sono dunque 24 e non 20 come nelle precedenti edizioni. Ma quantità fa rima necessariamente con qualità? Soprattutto dopo le clamorose esclusioni di cui abbiamo già parlato?
Ad un primo ascolto la cosa che si nota maggiormente è che in questa edizione trionfa il disimpegno più totale (altro che ’68!). A parte Orietta Berti, alla fine seconda con “Non illuderti mai”, altro pezzo che riusciremo ad esportare all’estero (sarà n°6 nelle classifiche britanniche con il titolo di “My Little Lady” nella versione dei Tremeloes) e Gigliola Cinquetti alle prese con un’esilarante “Giuseppe in Pennsylvania” sul problema dell’emigrazione (“Giuseppe in Pennsylvania cosa fai/Ritorna al tuo paesello qui con noi/Dove c’è la tua gente che ti aspetta/La ragazzina di tanti anni fa” e poi ancora: “Mancano sempre i freni alla corriera…” chissà che divertimento…), persino Caterina Caselli sposa il disimpegno con “L’orologio” (“Oh che bel giorno speriamo che non piova…se esci con l’ombrello il tempo è sempre bello…”). Aggiungete la presenza di Louiselle (“La scogliera”), da sempre una cantante prettamente estiva, anche se dato il timbro di voce faceva pensare (anche se pare impossibile) ad una Dalida allegra, di Anna Identici (“Non calpestate i fiori” perché l’amore suo possa prenderne uno per donarlo a lei – e voi scommetto stavate già pensando ad una canzone ecologista!) e di Remo Germani, sul punto di abbandonare le scene, che non va oltre la semifinale con la canzone consuetamente briosa “Mi capisci con un bacio”.
Non stupisce quindi che la vittoria finale sia andata a “Luglio” di Riccardo Del Turco, aggraziato motivo di quelli “che non disturbano” e con una storia tipicamente balneare con lui solo al mare che aspetta lei che non arriva e quindi non riesce a godersi l’estate; ma quando arriva lei tutto cambia e “Luglio ha ritrovato il sole, non ho più freddo al cuore, perché tu sei con me”. Se è questo che si cerca da una manifestazione estiva bisogna dire che questa canzone è un piccolo capolavoro.
Ma tra i semifinalisti ci sono tanti protagonisti che andrebbero nominati: dal vincitore uscente Jimmy Fontana che da sfogo a tutto il suo mestiere per intonare “Cielo rosso”, alla Zanicchi che aggiunge un’altra mattonella alla costruzione di un successo stabile (“Amor amor”), al nuovo protagonista di “Canta Napoli”, Tony Astarita, da questa edizione una costante presenza (“Chiudi la tua finestra”). Da segnalare l’esordio di Gianni Nazzaro (“Solo noi”) e di due gruppi che avranno grande fortuna (meritatamente) presso i giovani negli anni a venire: i New Trolls (“Visioni”) e le Orme (“Senti l’estate che torna”). A proposito delle Orme il loro sito ufficiale parla di una quasi vittoria al Disco per l’estate con questo brano (gradevolissimo, ma ancora lontano dallo stile progressive che li avrebbe caratterizzati nei primi anni settanta). Bè, forse hanno un po’ esagerato visto che la canzone si piazza all’ultimo posto della prima semifinale e quindi manca anche l’ingresso in finale!

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