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28 novembre 2019

Gigliola Cinquetti e l’Eurofestival (puntata n. 149)

di Dario Cordovana



Anno importante il 1974 per l’Eurofestival. Anche per l’Italia. Dopo dieci anni esatti dalla sua affermazione a Copenaghen con “Non ho l’età (per amarti), infatti Gigliola Cinquetti, grazie alla vittoria a “Canzonissima 1973”,  torna a difendere i colori italiani. E nessuno in Europa, a quanto sembra, si è dimenticato di lei.
La canzone scelta si chiama semplicemente “Sì” ed è un motivo melodico molto romantico a cura della premiata ditta Pace-Panzeri-Pilat-Conti, che evidentemente anche loro non ne potevano più di scrivere marcette per lei e per Orietta Berti. La semplicità del titolo è una grossa qualità, soprattutto per una cantante in cerca di rilancio a livello internazionale. Al contrario di molti partecipanti a quell’edizione (anche i terzi classificati Mouth and MacNeal che presentano “I See a Star”, non sono inglesi ma olandesi), Gigliola Cinquetti non canta la propria canzone in inglese, ma in italiano e anche se la nostra bella lingua è sempre vista con simpatia all’estero (conseguenza dell’apprezzamento per l’opera lirica), presentare in sua vece un titolo quale “Se non fosse tra queste mie braccia lo inventerei”, come la valida canzone di Lara Saint-Paul a Sanremo 1972, sarebbe stato un problema. “Sì” invece è un titolo perfetto, semplice da ricordare e accompagnato da una melodia del ritornello bellissima.
Ci sono situazioni che però nascono sfortunate a prescindere. La canzone di Gigliola Cinquetti viene accolta ottimamente nella gara europea, ma finisce per piazzarsi seconda. Al primo posto finiscono non dei pinchi pallini qualunque (o per lo meno, in quel momento un po’ lo sono, ma solo in quel momento), ma nientemeno che gli Abba che con “Waterloo” portano la Svezia alla vittoria.
In fondo il quartetto svedese gioca con le stesse armi della semplicità. Cantano sì in inglese, ma i loro titoli sono facilissimi da ricordare anche per quelli che non hanno alcuna dimestichezza per la lingua: “Ring Ring”, “Honey Honey”, “Mamma mia”, “S.O.S.”, “Fernando”, e così via di successo in successo, partendo proprio da “Waterloo”.
Tra l’altro la Cinquetti verrà comunque ripagata dal secondo posto: la sua canzone, nella sua versione inglese “Go (Before You Break My Heart)” girerà mezza Europa e arriverà persino all’ottavo posto delle classifiche di vendita nella difficilissima (per noi italiani) Inghilterra!
E in Italia? Noi siamo gente particolare…in quel periodo c’era la campagna elettorale per il referendum sul divorzio e la Rai, che all’epoca stava attenta a qualsiasi minuzia (nel 1963 la povera annunciatrice televisiva Nicoletta Orsomando venne costretta ad annunciare la finale di Coppa dei Campioni tra Milan e Benfica dicendo Milan-Bènfica, con l’accento sulla “e”), decise che questo “Sì” ripetuto con tanta insistenza da Gigliola nella sua canzone, avrebbe potuto influenzare l’esito di quel referendum.
Finì che tutta l’Europa vide in diretta il trionfo degli Abba e il validissimo secondo posto della nostra rappresentante, mentre noi dovemmo aspettare più di un mese per vedere .la trasmissione in differita, giusto il tempo per vedere vincere il “no” al referendum sul divorzio. Ovviamente rimase contrariata Gigliola Cinquetti, che nelle classifiche di vendita italiane dovette contentarsi di posizioni di retroguardia. Il rilancio di “Alle porte del sole” era già alle spalle…

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Gigliola Cinquetti e l’Eurofestival (puntata n. 149)
 

 

Gigliola è doppiamente brava perché sia nelle "marcette" che nelle canzoni impegnate, e lei ne ha cantate parecchie, ha dimostrato il suo notevole talento. basti pensare che a soli 16 anni con una canzone ha conquistato l'Europa

Roberto

17/10/2020 22:56:39


Condivido Roberto. Però la qualità non eccelsa del suo repertorio (a parte pochi casi) ha finito per penalizzarla. Puoi essere bravo quanto vuoi, ma se passi la carriera a cantare "Gira l'amore (caro bebé)", "La pioggia" e "Giuseppe in Pennsylvania" (giusto per fare solo tre esempi), alla fine è ovvio che la critica ti sottovaluta, non ti prende sul serio. Ma ottima interprete e, come hai detto tu, persona intelligente che ha saputo fare anche in maniera eccellente la conduttrice televisiva.

Dario C.

10/12/2019 17:22:32


Gigliola è straordinaria....una numero 1 della canzone italiana
a volte sottovalutata ma pur sempre una regina
intelligente, raffinata, colta e con una voce unica

Roberto

01/12/2019 21:12:34


 
 

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