Tir, farina, zucchero e benzina
di Davide
Meno male, va….anche questa volta
ci siamo salvati dalla guerra civile. Lo sciopero o meglio, la serrata
degli autotrasportatori è finita. E ci siamo rimasti male perché ci
eravamo preparati veramente bene, avevamo fatto ingenti scorte di carburante e
di generi alimentari di prima necessità (ma soprattutto di seconda e magari di
terza) che, come hanno sottolineato tutte le prime pagine dei giornali ed i
titoli di apertura dei telegiornali, cominciavano a scarseggiare in maniera
preoccupante. Così piano piano il passaparola,
il tam tam della disperazione e del panico si è fatto strada nella vita delle
famiglie italiane coinvolgendo tutti: il papà in coda con le automobili davanti
ai distributori di carburante, il figlio grande con la moto, la mamma al
supermercato con il figlio mezzano ed il piccolo a dare manforte ai nonni per
stipare le derrate alimentari. E via
allora, alla ricerca di latte, acqua minerale, zucchero (non si sa mai, dovesse
venire un calo di pressione all’intero condominio e viciniori), farina
(bastante per realizzare almeno trenta torte e altrettante teglie di lasagne
condite da fiumi di besciamella, insomma tutto quanto non hai realizzato in
dieci anni di vita familiare) ma soprattutto mozzarelle, yogurt e merendine che
ora stazioneranno nel frigo invecchiando e deperendosi prima di farne una
“muzziata” il giorno della scadenza incrementando panze e colesterolo. Per non parlare dei serbatoi
stracolmi di automobili e moto che dopo anni di “rosso fisso” ora traboccano
all’inverosimile già pronti per le partenze intelligenti di ferragosto. E qualcuno, davanti al bisogno,
ne ha pure approfittato per alzare i prezzi. Ma ciò non è servito a fermare
l’orgasmo dell’accumulo, di averne di più, per poter guardare lo sguardo triste
e preoccupato di chi è rimasto solamente con metà serbatoio e pensare gonfi di
orgoglio, io ho il pieno, ho fatto tre ore di coda, ma ne ho di più, che
blocchino tutto per settimane tanto io c’ho pure due bidoni di straforo messi
da parte. Tutta sta fatica e loro che fanno…si
mettono d’accordo, “sbloccano prima”, ma perché…ma porca…ero così felice ed
orgoglioso…..cosa gli avrà fatto cambiare idea……cosa gli avranno dato...oppure…,
ma si, ora ho capito...è tutto un piano. E’ stato un gioco delle parti, un
geniale bluff perfettamente architettato. Il governo da una parte, dall’altra
le associazioni di categoria e gli organi di informazione…tutto per
fotterci…per farci spendere, dare una impennata alla depressa economia di fine
anno, così noi italiani siamo tornati a comprare e nel giro di 4 giorni ci
siamo “mangiati” la tredicesima in latte, zucchero e benzina, dimentichi delle
promesse di morigeratezza ci siamo trasformati in avide cicale….Basta ormai è
fatta, non mi resta che sbollire l’incazzatura facendo un giro in macchina, tanto
la benzina non manca, magari mi porto appresso le confezioni di zucchero e le
bottiglie di latte, così...dovesse venirmi fame…però della farina che me ne
faccio….boh…meno male che al telegiornale hanno detto che ci vorranno tre
giorni, forse addirittura una settimana per tornare alla normalità così potrò
guardare con superiorità quei poveracci costretti a “farsela a piedi” mentre
io, tronfio e felice, col mio bel sorriso soddisfatto, dentro la mia cara e
bella automobile, comodo, al calduccio, con l’autoradio, in pieno centro….in
coda…..Ahhhh che soddisfazione…
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