CATEGORIA STORIE
24 marzo 2008
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LINGUE
di Bulgakov
Se tu cammini per Palermo con l’I-POD nelle orecchie e gli occhiali da sole, di Palermo non ne hai capito niente. Palermo va vista e sentita. Ogni angolo di strada è un teatrino di pupi, in cui pupari e burattini si scambiano i ruoli senza capirci niente. E’ uno spettacolo sempre aggratìs. Le mie reebok blu questo lo sanno. L’hanno capito così bene che quando mi sto per “perdere” qualcosa, loro si sciolgono. Camurrìa mi devo fermare. La Signora ha un vestito a fiori marroni, sente tra le dita la qualità di una camicia bianca appesa. Il marito con due sacchetti bianchi in mano aspetta. “Amico, senti, quanto costare questo?” “Rosy non lo vedi che è cinese? Perché gli stai parlando in africano?” . Allaccio le scarpe e vado via.
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Commenti lasciati per: LINGUE
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Però ogni tanto è pure bello camminara con l'i-pod nelle orecchie e guardare senza sentire. Immaginare i suoni, le parole, e perdersi dietro il ritmo dei tuoi passi, che segue quello della musica. Poi togliersi le cuffie dalle orecchie e improvvisamente capire che di quei suoni tu fai parte, sono anche tuoi... |
24/03/2008 23:49:10
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