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16 aprile 2008

L'angolo di Betty Boop - 'Come un avvoltoio'

di Daniela Vaccaro


Dicevo in un mio precedente intervento che quello che è rimasto in giro, alla nostra veneranda età, è ormai rituffo, mie care. Quelli buoni se li sono già presi. Anche se qualche nostra amica sposata potrebbe ben contestare che qualcuna si deve essere preso anche il suo, di buono.

Non ci resta quindi che aspettare che qualche magnanima ci ributti indietro qualcuno buono, anche così così. Per far ciò, bisogna stare appollaiate, come avvoltoi.

Vi direte, ma se è buono perché dovrebbe buttarlo, la magnanima? Ricordate sempre la prima legge della piantana, secondo cui l’uomo intelligente tende ad accoppiarsi con una piantana senza potenziometro perché questa non gli crei troppi cali di tensione. Accortosi poi dell’enorme cazzata commessa, l’Uomo Intelligente soffrirà le pene dell’inferno poiché subirà tutti gli atteggiamenti da donnina della suddetta piantana, finché non arriveranno a fulminarsi reciprocamente.

Ecco allora che speranzosa ci sei tu, come avvoltoio svolazzante, che giri vorticosamente intorno alla preda.

Ma – c’è sempre un ma – l’Uomo Intelligente reduce da una lunga relazione, peggio ancora da un matrimonio con una Piantana, ha paura, non vuole impegnarsi, teme che tu sia una Piantana travestita da Faro. Quando nelle tue parole scorge barlumi di intelligenza, segnali di indipendenza, guizzi di cultura, pensa che anche la Piantana gli era sembrata così, e pure tanto remissiva, dolce, disposta a stare nel cantuccio per farlo brillare senza ombre. Perché la Piantana senza potenziometro utilizza le lampadine a incandescenza nel momento del corteggiamento, per poi fulminarsi e montare quelle a bassissimo consumo e a lentissimo riscaldamento quando ha afferrato la preda.

L’Uomo Intelligente pensa che anche tu possa essere così. E anche quando gli dimostri che sai stare per i fatti tuoi, che non rompi da mattina a sera con pretese e capricci assurdi, non si fida, proprio non si fida, e confonde le tue esternazioni di affetto con il tentativo di invadere la Polonia. E dunque si ritrae, tira fuori il repertorio classico dell’uomo part-time, quello che non si vuole impegnare ma che se ti allontani ti cerca sempre.

Ma torniamo alla tecnica dell’avvoltoio, e a questi uomini buoni che dovrebbero tornare in circolazione. Non sempre le loro donne sono piantane, questo bisogna dirlo per onestà. A volte fanno solo concorrenza sleale. Per esempio perché lui ha quasi quarant’anni – quindi perfetto, per te – e lei 25 – quindi perfetta, per lui. In questo caso, il vorticoso svolazzare rischia di essere inutile. Tu punti sulle armi dell’esperienza e della maturità, ma poi ti accorgi che mentre tu a 25 anni eri completamente intolla, questa qui è intelligente, matura e ha fatto più cose di te. In più ha il sedere e la freschezza di una di 25 anni (anche se io ne dimostro molti meno di quelli che ho e dovrei cominciare a bluffare, ché l’uomo ringalluzzisce quando pensa: Miiii, ho conquistato una venticinquenne. Magari 25 no, ma 28 sì, sono assolutamente credibile come ventottenne).

Poi ci sono quelli che hanno sofferto. Hanno amato ma è finita. La loro ex, non la amano più. Ma di innamorarsi di te, manco per niente, ché hanno il cuore in inverno e ti guardano con quello sguardo sofferente, perché vorrebbero innamorarsi di te che sei deliziosa, bella, intelligente ti manca solo la parola ma proprio non ci riescono.

Mi dicono le ben informate che c’è un’altra categoria, quella degli uomini rimasti single fino a 40 anni perché non hanno trovato la donna giusta. Sono in giro da qualche parte e aspettano solo te. Sono stati avvistati più volte. Confutano la tua teoria secondo cui, mentre la donna sa stare da sola, l’uomo preferisce la garrota alla solitudine. Contraddicono la tua tesi secondo cui un uomo preferisce tornare in una casa dove c’è una scassacazzi piuttosto che farsi la lavatrice da solo. Qualche eccezione l’hai incontrata, ma rientrava nella categoria part-time o in quella ho-sofferto. Le ben informate ti assicurano invece che ci sono uomini autosufficienti che non sono necessariamente già massacrati dalla vita e dalle ex compagne, e che questi uomini aspettano solo te.

Ho l’impressione che, per trovarli, sia necessario chiamare la Sciarelli. Ma tant’è. Non disperiamo.

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Commenti lasciati per:

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ehm..questo non so, Betty.
Ma appena lo vedo glielo chiedo.. :)

Nina

18/04/2008 09:23:38


Ma la revisione l'ha fatta perlomeno? Ce l'ha il bollino blu?

Betty

17/04/2008 20:18:37


No, la garanzia è scaduta da tempo, ma è un usato sicuro.
(Betty, non ridere..)

Nina

17/04/2008 19:28:39


Io ce l'ho qualche amica "schietta", ma almeno è ancora in garanzia???

davide

17/04/2008 18:21:40


Intanto vi dico che io devo aver sposato l'uomo di qualcun altra!
Se qualcuno lo vuole.. (sorrisetto)

Nina

17/04/2008 17:05:40


Fossero solo la sindrome premestrulae e quella post-elettorale che rendono Daniela così, sarebbe niente...io ho visto cose che voi umani non potete immaginare...

Betty

17/04/2008 15:43:17


Quanto mi piacete quando dialogate!

Mingo

17/04/2008 07:36:27


Caro donciccio, il web si inghiottì la mia risposta...provo a ricostruire, che la memoria nonostante l'età mi aiuta.
Intanto mi piace fare 'nfuddiri...
Betty e Daniela si somigliano, Betty è il lato frivolo e leggero nel senso buono, nel senso di leggerezza. Daniela è il lato serio, studiato e qualche volta un po' pedante (e pesante). Però Betty tende ad esagerare nel babbio, a volte, e Daniela deve richiamarla all'ordine...insomma, è complicato, e ti capisco se ti ci sei perso.
Però, zitella, no...non si usa più, è out, è politically incorrect!!! Si dice single, al giorno d'oggi! E poi zitella è quella coi baffi, il porro peloso e il gambaletto. Francamente noi siamo due fiori...:-)
Quanto all'impossibile, capiscici...il mondo dei cartoons offre poco: Paperino è basso e c'ha un gran brutto carattere, Topolino è saccente, Gastone antipatico, Pippo un po' babbigno. Quella poveraccia di Betty non è che è messa benissimo. Quanto a Daniela, sa che arriverà qualcuno, e molto possibile. Magari c'è già e non l'ha visto, che sappiamo.
Per ora però è in sindrome post-elettorale. Che è un po' come la sindrome premestruale. Per cui se non ha colto l'ironia lei, stavolta, si scusa. Succede.

Daniela_Betty

16/04/2008 23:29:31


Quando parlavo dei fallimenti non parlavo dei tuoi.
Mi riferivo a noi esseri umani.
Si guarda sempre gli altri e mai se stessi.
Per quanto riguarda l'ironia fammi capire.
Se commento ironicamnete rispondi seria.Se commento serio mi rispondi che guardo al di là dell'ironia.
E allora fammi capire cosa sono i tuoi articoli.
autobiografici...storie di una tipologia di donna...zitelle in cerca dell'impossibile...un personaggio creato ma che è l'opposto di quello che sei....o quello che vorresti essere e non sei.
Insomma na fari nfuddriri??

Donciccio

16/04/2008 22:43:01


Sempre detto, che sono difficile. Che pretendo molto, non troppo. Fallimenti ne ho solo uno grosso alle spalle (con l'attenuante generica che ero giovane, ma non me la concedo troppo, questa attenuante); poi qualche errore di valutazione irrilevante e presto rimediato. Poi ho grandi successi: due grandi amori e se poi è finita e questo è da considerarsi un fallimento, ho fallito: ma io preferisco chiamarli in un altro modo, perché offenderei la mia storia personale e quella di due persone che stimo, rispetto e a cui voglio un gran bene, ricambiata. In giro forse non so guardarmi. Ti ho già detto che non mi sento sfortunata, e ora ti dico che non do la colpa alla società o agli altri. Invidio coloro che sanno accontentarsi, ma io non ne sono capace: perché è nella mia natura, probabilmente e perché la vita mi ha abituata male. Mi ha dato molto e sono certa che molto mi darà. Vedi, tu stesso dici che quello che scrivi non è basato che su pochi elementi. E allora, senza offesa, permettimi di dirti che non mi conosci, non conosci la mia storia.
E che la mia modesta opinione basata su pochi elementi è che non ti sforzi molto di leggere al di là dell'ironia che Betty mette nelle sue storie.

Daniela

16/04/2008 21:24:08


Io mi chiederei:perché tutti quelli buoni se li sono già presi?
Può essere che quelli buoni in giro io non li so riconoscere?
Non facciamo che sono troppo difficile?Che pretendo troppo?
Il difetto può grande dell'essere umano, in genere, è trovare le motivazioni dei propri fallimenti sempre negli altri,nella società,nella sfortuna, ecc.
Con affetto e senza offesa...
Mia modesta opinione basata su pochi elementi.

Donciccio

16/04/2008 21:06:46


Grazie...solo che per ora io mi sento senza pane e senza denti!

Daniela

16/04/2008 19:19:12


Daniela se non temessi di troppo osare direi che sei un monumento di simpatia e di tenera malinconia. Il tuo commento potrebbe essere tradotto, nel linguaggio dei padri antichi, con il celeberrimo detto: " U Signure runa u pane a ccu unn'avi i rienti" e a mò di consolazione si potrebbero pure aggiungere le parole del poeta " beato chi si mostra al mondo senz'odio e stringendo al petto un amico con lui si gode ciò che ignorato dagli uomini, o non meditato, per il labirinto del cuore vaga nella notte"

acquadicielo

16/04/2008 18:32:13


@Davide: sei single? ;) (Questa è quell'insolente di Betty che fa queste domande...io Daniela dico che hai ragione, io sarei per il modello Paperino/Paperina fidanzati per sempre, ma ognuno a la so' casa, se non fosse per i figli...comunque entrambe pensiamo che una soluzione sia possibile, che il rispetto porti a non invadere gli spazi altrui e allo stesso tempo a rinunciare a qualcosa per amore dell'altro/a. Una rinuncia che è un regalo, non una vera e propria rinuncia...
@Mingo: quella scuola è tristemente famosa...io avevo un amico che ci lavorava e mi raccontava di risse a testate...per non parlare della collega che mi raccontò che l'avevano morsa ad una mano e che la ragazza che lo aveva fatto si era giustificata dicendo: professorè, nella confusione non avevo capito che era la sua mano. Pensavo che era quella di una compagna...

Daniela_Betty

16/04/2008 16:55:44


La verità è che, e non è luogo comune trattasi di dato di fatto, aumentando l'età si comuncia ad essere sempre più esigente perchè se da una parte aumenta la paura o la certezza di "restare soli", dall'altro, in maniera proporzionale, quella perdere gran parte della propria autonomia per uno o una (principe o principessa azzurro/a che sia) che ti gira per casa (perchè prima o poi c'è una forte possibilità che scatti la convivenza) invadendo spazi, criticando, magari in maniera velata (all'inizio) le tue abitudini, in canottiera e calzini corti o con la crema idratante ed i bigodini. Una cosa è avviare un percorso per tempo vivendo insieme certi "rilassamenti" e/o decadenze, un'altro è avere il trauma di botto. Meglio sarebbe "ognuno a sò casa" però poi la libertà sarebbe troppa, il senso di "proprietà" potrebbe essere di contro scarso e si correrebbe il rischio di diventare due ottimi amici che ogni tanto si "ammoccano"(che però non è il peggiore dei mali).

davide

16/04/2008 16:05:15


Daniela l'ho messo oggi proprio per sdrammatizzare.Piuttosto stai attenta a scuola (non la tua) che mò gli alunni picchiano pure i prof.!

Mingo

16/04/2008 16:01:43


Risponde Betty a nome di tutte e due...
Fara, il tubo al neon no no no...la luce che fanno è fredda e falsa tutti i colori...
Nina, il re-fuso lo devono aggiustare iquattrofissa, però è un re-fuso simpatico, ammettiamolo. Per quanto riguarda il suggerimento, Daniela dice che è una che vive di momenti. Magari, troisianamente, se passassimo ai 50 anni da orsacchiotto, dopo svariati giorni da leone?
Direi, infine, che ha ragione Angela, MA ANCHE (sigh! sigh! sigh! voglio piangere, sigh!) Carmela. E' difficile buttarsi, ma ne vale la pena. Sempre che sia buttarsi e non buttarsi via.

Daniela_Betty

16/04/2008 15:42:17


Col passare degli anni non è più così facile buttarsi. La paura di schiantarsi supera quella del rischio di restare soli.
E poi, è così bello quando è l'altro a dichiararsi, ad innamorarsi, a volerci..
Non tanto perché siamo carine, simpatiche ed intelligenti, ma perché siamo NOI.

Angela

16/04/2008 14:16:24


secondo me si deve sempre provare, mai irrigidirsi, non si sa mai poi una trova quello buono, ma una persona se non si butta non saprà mai se ha fatto bene o no.

Carmela

16/04/2008 11:53:28


Betty, hai scritto: "E anche quando gli dimostri che sai stare per i fatti SUOI""
Daniela: vivi di momenti.
(non è un affermazione, è un suggerimento)

Nina

16/04/2008 11:41:16


Scusa Betty ma una volta tanto invece di cercare "quello buono" perché non provi a trovare un bel tubo al neon (equivalente mascolino della piantana)? Sai sono comodi, fanno una bella luce, un po' freddina ma chiara e suffficiente e quando si esaurisce il gas che li tiene "su" li butti via senza rimpianti

fara

16/04/2008 10:15:27


Guarda, in questo momento di avvoltoi ce ne sono fin troppi in giro...per parlare comunque di avvoltoi più simpatici, tipo il Jocondor delle merendine (dovremo pure sdrammatizzare in questo momento), ti dico che io Daniela - che sono l'alter-ego serio di Betty, o quello cchiù fissa, decidi tu - non riesco neanche a volteggiare. Poi, in questi giorni, mi sento più cadavere che avvoltoio...

Daniela

16/04/2008 07:34:39


Nella specie umana sono presenti anche tante caratteristiche della specie animale, quindi qualcosa dell'avvoltoio,magari in forma latente, l'abbiamo un pò tutti. Il famoso "rapinatore dell'area di rigore", nel calcio, che cos'è se non un avvoltoio? E negli uffici quanti avvoltoi,condor e capivaccai volteggiano sulle nostre teste in attesa del primo passo falso.Quindi l'essere avvoltoi in amore forse è la forma più innocente di "approfittamento" purchè ci si limiti a volteggiare. Intanto, se non erro, la Sciarelli, correggetemi se sbaglio (mi rivolgo a chi legge Chi o similari) a forza di cercare si "ammucco'" il PM Woodcook, quello di vallettopoli!

Mingo

16/04/2008 07:05:26


 
 

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