ADDABBANNA
di Andrea Basso Sr.
Conosco un frate con il quale , tra un caffè e l’altro, parlo volentieri, facendo, di tanto in tanto, ampi travasi di idee che, però, a volte, sfociano in pugilati mentali. Ma questo è il bello della diretta.
Che, in effetti, qualche divergenza di vedute ce l’abbiamo.
Per dirne una, mentre lui è convinto che io sia suo zio, io, a sua insaputa, me lo sono preso per amico.
Direte: “ Perché? Ti serviva proprio un amico? “ Si. E vi spiego subito come sono andate le cose.
Un giorno, guardandomi intorno, mi sono accorto che tutti i miei amici se ne erano andati addabbanna e che quindi, poiché io mi trovavo ancora astabbanna, era opportuno che me ne facessi un paio nuovi. Più giovani, però, per evitare che, in futuro, si ripresentasse lo stesso problema. E il frate faceva al caso mio.
L’altro l’ho pure trovato. E’ Enrico, ma questo non è un frate, ma, più semplicemente, una brava persona. Per la verità lui, come amico nuovo e giovane, lascia un po’ a desiderare. Fate conto che lo conosco da una cinquantina di anni. Però c’è il vantaggio che so di che pasta è fatto. Ed ora, le vicissitudini della vita ci hanno costretti a riciclarci.
Mi si potrebbe dire .”Perché due? Uno non ti bastava, quello più giovane?” E no, perché ce li ho a part-time, uno per la mattina e l’altro per il pomeriggio. Che volete, non si può avere tutto nella vita e bisogna sapersi adattare. Ora il frate, il frate lo sa fare, e come.
Studia sempre, ha sempre studiato e studierà sempre, che la testa non gli difetta, nella speranza di riuscire a capire cosa c’è addabbanna e, cosa più ardua, di farlo capire pure a me. E questo è un mio grande handicap. Ma vi rendete conto?
A me, che di teologia sono fermo ai ruderi del catechismo di San Pio X, che il mio buon Parroco, qualche tempo fa, mi infilò a forza in testa, lui a dire si ed io a dire no, che un poco turduni già c’ero di mio, per potermi presentare decentemente al primo incontro con l’Eucaristia.
E mettici pure l’elettroencefalogramma piatto, a giorni alterni, e che non riesco più a capire quali siano i giorni si e quali siano quelli no. E c’ho pure la garanzia scaduta, che, una cosa qualunque, non posso nemmeno reclamare.
Vi rendete conto?
Però, io penso proprio che lui studi ammatula, e che non riuscirà mai a cavare il ragno dal buco.
Detto fra noi, secondo me, addabbanna c’è di sicuro il Padre Eterno, Uno e Trino, e poi ognuno ci potrà trovare tutto quello che gli spera il cuore: uno, nessuno e centomila milioni di miliardi, come disse, pressappoco, un siculo qualche tempo fa, buonanima.
Mi direte: “ Ma scusa, se le cose stanno veramente così, Gesù, invece di venirsi a mettere in mezzo ai guai qui da noi, incominciando la sua vita terrena morto di freddo e finendola morto in croce , perché non se ne stava lassù, dove faceva una vita da Dio? “
“Che se non fosse stato per la Sua Mamma, che se lo coccolava tutto, e per Giuseppe, lo sposo della sua Mamma, che teneva tutto sotto controllo e se la sapeva spirugghiari abbastanza bene, tra fame, carestie, pestilenze, Erode che uccideva i bambini e li gettava nei cassonetti, il viaggio in Egitto senza un soldo in tasca, e a cavallo ad un asinello, tipo turista fai da te, tanto che, per acclamazione, Giuseppe lo fecero Santo subito, Gesù non ci avrebbe certamente rimesso le penne anzitempo? Come la mettiamo? “
Ed invece, qui ti volevo. Lui è venuto solo per amore, per salvarci e sconfiggere la morte, perché chi crede in Lui vivrà in eterno, e, per questo, ha offerto la sua vita per noi.
E allora, grazie a Lui, addabbanna i nostri li troveremo di sicuro, tutti schierati che ci attendono, e non come li abbiamo lasciati noi, ma in una nuova bellezza, trasformati dalla visione di Dio.
Certo, capiranno bene che debbono essere loro a farsi avanti, se no, con tutta quella ressa, va truovali!
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