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30 dicembre 2009

Rigoletto al Teatro Massimo

di Zorrykid



Devo dire la verità: non me la ricordavo così bella . L'avevo ascoltata molto tempo fa in CD in una edizione un po' vecchiotta (del 1971), con dei cantanti splendidi: Sherrill Milnes (Rigoletto), Luciano Pavarotti (duca di Mantova), Joan Sutherland (Gilda) e la direzione  di Bonynge (come spesso accadeva ... visto che era il marito della Sutherland). A teatro l'avevo vista una quindicina di anni fa, ma non mi aveva entusiasmato.
Probabilmente non mi è mai piaciuta troppo la storia .. un padre che per campare fa il buffone; per riscattare un'offesa ("insidiava" la figlia) si ribella al suo padrone e decide di farlo eliminare, per sbaglio (succede solo nelle opere) al suo posto viene uccisa la figlia! Vabbé era notte, non si vedeva bene, lei era vestita da uomo (non si capisce bene perché) ma ... insomma ce ne vuole.
In realtà molte trame delle opere sono abbastanza inverosimili, e questa non fa eccezione...
Tratta dal dramma di Victor Hugo "le Roi s'amuse" e messa in rima da Francesco Maria Piave, la storia è abbastanza datata.
Sì, d'accordo c'è il rapporto padre/figlia, c'è il solito codazzo di gente che fa di tutto per compiacere al potente di turno ("cortigiani vil razza dannata" - questo sì molto attuale), c'è tutto quello che volete ... ma insomma ... ormai il tutto non regge più. O meglio non regge più al di fuori di un teatro d'opera ... dentro l'opera invece regge benissimo!
Tutto sembra incredibilmente verosimile e ci si immedesima nella figura di questo padre umiliato e offeso cui cercano di rubare l'unica cosa cui tiene veramente: la figlia.
L'edizione andata in scena poco tempo fa al Teatro Massimo di Palermo (della quale vi parlo) è stata veramente superba.
Cantanti, direttore e orchestra hanno dato il massimo e i risultati si sono visti (e soprattutto sentiti). Raramente il tiepido (a dir poco) pubblico palermitano si è entusiasmato per una rappresentazione operistica. Applausi a scena aperta, bis e, udite udite ... non si è vista la solita (sconfortante) fuga finale dei vecchietti "perché si è fatto tardi". Tutti in piedi ad applaudire in maniera convinta.
Passiamo all'esame dei cantanti:
Cominciamo con l'eccelso Leo Nucci (Rigoletto). Ha interpretato il personaggio centinaia di volte ma ogni volta lo fa sempre con la stessa intensità e immedesimazione. In effetti lui non interpreta Rigoletto, lui è Rigoletto. E' stato infatti unanimemente definito il miglior Rigoletto della scena artistica mondiale. Dal punto di vista vocale poi non si discute; nonostante l'età  non più giovane (67 anni!) la sua voce è ancora intensa ed espressiva.
Molto bravo anche il giovane tenore Francesco Meli (Duca di Mantova), voce fresca e ben equilibrata. Ben immedesimato nella parte del gaudente nobile mantovano, che al pari di Don Giovanni effettua le sue conquiste "solo per il piacer di porle in lista".
"Questa o quella per lui pari sono" ... e il bravo tenore genovese (persona cordialissima, che io e mia moglie abbiamo avuto il piacere di conoscere personalmente mentre sorseggiava in tutto relax un caffè in via Principe di Belmonte) ha saputo ben rendere il personaggio del Duca che con l'inganno riesce a entrare nel cuore puro della povera Gilda.
Infine, appunto, la Gilda di Norah Amsellem, soprano francese, bella di voce e di aspetto ... che si è distinta per semplicità e candore nell'interpretazione e anche per la bellezza del timbro: anche lei ha meritato i numerosi applausi dell'entusiasta pubblico palermitano.
Ottima la direzione della "direttrice" Keri-Lynn Wilson, spilungona bionda canadese che ha iniziato la sua brillante carriera come assistente di Claudio Abbado a Salisburgo, che ha manovrato tutto l'insieme in modo convincente.
Bene anche le scene e i costumi (si trattava di un allestimento del Regio di Parma, molto fedele al periodo storico); non male anche la regia di Stefano Vizioli: insomma sto parlando bene di tutti, un po' alla Vincenzo Mollica, ma non mi viene in mente niente di negativo ... è stata veramente una edizione perfetta. Sono sicuro che anche il buon Peppino Verdi, dall'alto, avrà apprezzato e applaudito a fine spettacolo.
Queste ovviamente le mie impressioni personali; per una recensione più seria e analitica vi invito a consultare il sito www.liricamente.it, che però sostanzialmente, con maggiore dovizia di particolari, mi sembra condivida il mio pensiero.
Tante belle cose e ... buon 2010 (speriamo con una stagione lirica all'altezza di questo Rigoletto!).

 

Questa o quella per me pari sono ...

 

 

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