Ogni anno nel mese di marzo le classifiche di vendita vengono regolarmente sconvolte dall’arrivo dei dischi di Sanremo. Volevate che proprio un Sanremo dalla qualità alta e con molte canzoni da ricordare come quello del 1971 facesse eccezione? No, proprio no, a metà marzo l’invasione è già in atto, con “Il cuore è uno zingaro” che prende il comando della classifica. In generale sarà la versione di Nicola Di Bari a prevalere su quella di Nada. Al secondo posto (ma alla lunga conquisterà anche la prima posizione), la canzone di Lucio Dalla, “4 marzo 1943”, che avrà la meglio sulla pur popolare “Che sarà” di Josè Feliciano, che si deve accontentare della terza piazza. Buon successo anche per la “Sotto le lenzuola” di Celentano, che risulterà la canzone più longeva del Festival, presente fino a metà giugno. Per il resto tra i primi dieci troviamo apparizioni più o meno consolidate di Al Bano, Domenico Modugno, Gigliola Cinquetti, Donatello, Don Backy e la Formula Tre. In totale fanno ben dieci canzoni di Sanremo che finiscono nella Top Ten dei 45 giri. Chi si salva da questo terremoto? I brani provenienti da Canzonissima spariscono tutti, tranne la tenacissima “Un fiume amaro” di Iva Zanicchi, che per altro proveniva dal secondo turno della trasmissione abbinata alla lotteria di Capodanno. Resiste bene l’ex-Beatle George Harrison con la sua “My Sweet Lord”, anzi, i primi di maggio, detta canzone sarà raggiunta in classifica da “What is life” e persino da “Another day”, primo sforzo solista a 45 giri di Paul McCartney. A togliere il primato alle canzoni di Sanremo non sarà “Sing sing Barbara” di Laurent e nemmeno uno dei rarissimi brani di musica italiana non provenienti da Sanremo, ovvero la bella “L’amore è un attimo” di Massimo Ranieri, reduce dal quinto posto all’Eurofestival. L’onore del primato toccherà ad un brano strumentale, di Francis Lai, proveniente dalla colonna sonora del film “Love Story”. I cantanti nostrani, fiutato l’affare ci si getteranno a capofitto, incidendo le loro versioni col titolo di “Grazie amore mio”. Particolarmente “drammatica” una doppia interminabile esecuzione del brano a cura di Patty Pravo e Johnny Dorelli durante una puntata di “Senza rete”. La versione strumentale di Francis Lai starà al primo posto per tre settimane di seguito nel mese di maggio, ma all’arrivo di giugno non potrà opporsi all’arrivo del ciclone Battisti che con “Pensieri e parole”, uno dei suoi brani più venduti in assoluto, terrà il primato della classifica per ben 14 settimane consecutive, in pratica ininterrottamente per tutta l’estate da giugno a settembre. “Pensieri e parole” è un pezzo molto particolare con Lucio che sembra dialoghi con la sua coscienza, cosa che fornisce al brano due momenti musicali diversi che contemporaneamente si rincorrono in un gioco di botta e risposta. Battisti la presenta nello spettacolo del sabato sera “Teatro Dieci”, presentato da Alberto Lupo, non ancora affiancato da Mina, e prima si concede anche un’esecuzione dal vivo (accompagnato soltanto da una chitarra acustica, invero di poco pregio) di “Eppur mi son scordato di te”, altro suo brano di successo, che però lui ha affidato alla Formula Tre. Ci vorrà del tempo però perché la loro versione entri in classifica, bisognerà aspettare il finire dell’estate e noi stiamo correndo troppo. L’estate del 1971 però sarà ancora sotto il segno di Battisti, vera e propria gallina dalle uova d’oro…