Storia semiseria e disordinata della canzone italiana - I partecipanti a Sanremo 1972
di Dario Cordovana
Certo che venendo a mancare la doppia esecuzione e non aumentando il numero delle canzoni era ovvio che il numero dei cantanti a Sanremo si dimezzasse. E da lì le proteste. Big della canzone, nomi noti, giovani e stranieri dovevano entrare tutti in quelle 28 canzoni. Per prima cosa quindi solo due posti riservati agli stranieri, due nomi già noti alla manifestazione: Roberto Carlos (che l’aveva persino vinta nel 1968 in coppia con Sergio Endrigo) e Los Aguaviva (già presenti lo scorso anno in coppia con Al Bano. I giovani sono cinque, tutte donne: Delia, Marisa Sacchetto, Marcella, Angelica e Carla Bissi. Tra questi nomi un po’ noti, un po’ no si celano in realtà Marcella Bella, Alice (Carla Bissi) e Delia Gualtiero, in seguito anche moglie di Red Canzian dei Pooh e che godrà con il suo nome e cognome di un breve momento di popolarità. Anche Marisa Sacchetto per un po’ coglierà qualche successo soprattutto nelle ultime edizioni di Canzonissima. Ma il suo modo di cantare ricorda troppo quello di Rosanna Fratello per poter essere il suo un successo duraturo. Infine Angelica, ex-compagna di banco di Anna Identici e con un disco per l’estate all’attivo, sparirà dalle scene dopo questa partecipazione. Tra i big è molto attesa la partecipazione di Gianni Morandi che dopo essere stata annunciata in qualche edizione precedente finalmente si materializza in un momento in cui il cantante di Monghidoro è alla ricerca di un rilancio. Ci sono anche Nicola Di Bari e Nada, vincitori dell’edizione precedente, ed anche Lucio Dalla, rivelazione dello scorso anno. Dei grandi vecchi è presente Modugno, ma come abbiamo visto non Claudio Villa che per tornare al Festival dovrà aspettare l’edizione del 1982. I gruppi italiani sono rappresentati dai Delirium di Ivo Fossati (allora si faceva chiamare così, poi per la carriera solista opterà per un pomposo Ivano Alberto, prima di contentarsi del più pratico Ivano), ammessi a furor di popolo e dai Nuovi Angeli, reduci dal successo di “Donna felicità” al disco per l’estate, ma il cui appeal al Festival è tutto da verificare. Un altro grosso nome sarebbe anche Rita Pavone … dico sarebbe perché in realtà dopo il grande successo degli anni sessanta (diciamo fino al 1967-1968) la nuova Rita, più adulta e che si permette nelle sue canzoni di parlare di argomenti da adulti non è stata finora ancora del tutto accettata dal pubblico. Altri nomi attesi con curiosità: su tutti i Ricchi e Poveri, reduci da due secondi posti nelle edizioni precedenti, ma che per la prima volta devono correre da soli e Peppino Gagliardi, anch’egli due volte secondo, ma al disco per l’estate. Un altro cantante che sfrutta la popolarità estiva donatagli dalla manifestazione di St. Vincent è Tony Cucchiara, anch’egli all’esordio. Gli altri sono tutti degli habitué del festival: Milva, Gigliola Cinquetti, Bobby Solo, Anna Identici, Pino Donaggio, Michele, Fausto Leali, mentre due cantanti cercano di consolidare il successo ottenuto finora, Donatello e Gianni Nazzaro. Infine Lara Saint Paul, che rimane un mistero: d’essere brava è brava, è un volto noto anche ai telespettatori per aver preso parte a spettacoli della domenica pomeriggio quali appunto “Quelli della domenica” che nel 1968 lanciò Paolo Villaggio e Cochi e Renato. Nel 1969 Lara (che già aveva preso parte al Festival all’inizio degli anni sessanta con il nome d’arte di Tanya) canta fuori concorso “La canzone portafortuna” della manifestazione, ma la sua partecipazione più ricordata è quella dell’anno precedente, quando viene accoppiata al grande Louis Armstrong per “Mi va di cantare”. Al suo attivo qualche sfortunata partecipazione anche al disco per l’estate (1968) e soprattutto a Canzonissima dove per ben tre anni di seguito dal 1969 al 1971 esce al primo turno, manco fosse Ombretta Colli. Insomma il grande successo continua a stare alla larga da lei che non riesce a far accoppiare al suo nome una canzone da ricordare. Adesso si ripresenta al Festival ben decisa a far capire che ha i numeri per cantare di tutto e per cercare di invertire una sorte avversa. Ci riuscirà?....
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Commenti lasciati per: Storia semiseria e disordinata della canzone italiana - I partecipanti a Sanremo 1972
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Grazie Sandro, per l'attenzione con la quale mi segui. La storia della canzone italiana che pubblico su questo sito è abbastanza squilibrata, ma curo maggiormente gli argomenti che conosco meglio. L'idea di rendere le varie parti più facilmente consultabili in questo stesso sito però non è da buttare. |
12/02/2014 22:37:08
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Non sapevo che Lara Saint Paul avesse già partecipato al festival di Sanremo col nome di Tanya. A me piaceva molto il timbro molto personale della sua voce e la sua espressività. Mi unisco ai commenti degli altri due lettori. La tua ricostruzione della storia della coanzone italiana è unica. Merita che, al termine, raccolga tutti i pezzi e ne faccia un libro, che potrebbe anche essere messo on line in uno spazio dedicato solo a te nel sito dei 4fissa, grandissimo Dario! |
11/02/2014 11:03:14
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Troppo buoni, come sempre. |
07/02/2014 15:12:17
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Lettura invero assai gustosa. Equilibrio sapiente tra fedele ricostruzione e sobrio umorismo appena accennato. Sarebbe il caso di raccogliere questi articoli in un volumetto, prima o poi... |
01/02/2014 02:57:20
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Come sempre leggere il tuo festival raccontato è una goduria, penso che nessuno mai abbia scritto così bene e sapientemente di questi argomenti... |
31/01/2014 20:49:57
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