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11 novembre 2016

Sanremo 1973: seconda serata - (puntata n. 128)

di Dario Cordovana



Nella seconda serata mettiamo a contrasto due canzoni tutto sommato musicalmente alquanto simili, tanto che a un certo punto dopo la strofa dell’una si potrebbe cantare tranquillamente il ritornello dell’altra. Alla fine otterranno entrambe un grande successo; ma se “Dolce frutto” dei Ricchi e Poveri (altra canzone di Umberto Balsamo), conquista un onorevole quarto posto, “Un grande amore e niente più” di Peppino Di Capri (che oltre a lui, Mattone e Gianni Wright sfoggia tra gli autori Franco Califano), riuscirà persino a vincere il Festival. L’operazione rilancio di Peppino Di Capri prosegue a gonfie vele, ma non sarà finita qui.
A seguire c’è una cantante venuta fuori dal concorso “Una voce per Sanremo”. Si chiama Gilda Giuliani e canta “Serena”, una canzone che ben si adatta al suo stile debitore di certe cantanti francesi (pensare a Mireille Mathieu è inevitabile). Gilda però è brava e il pubblico e le giurie la premiano. Anzi sarà lei la rivelazione della serata finale, dove riuscirà a conquistare un inatteso quinto posto.
Niente finale invece per Lolita, che presenta una canzone di Alessandro Celentano, fratello di Adriano, “Innamorata io?”, che avrebbe meritato miglior sorte con le sue azzeccate aperture melodiche. In finale vanno invece i Camaleonti, con un brano di sicura presa, “Come sei bella”, che prelude a un definitivo rilancio estivo. Poco da dire su “Cara amica” di Bassano, cantante dalla voce roca, ma senza grande personalità.
Incuriosisce il ritorno al Festival di Lara Saint-Paul dopo il buon successo dell’anno precedente. “Una casa grande” è un brano raffinato, meno scoppiettante del precedente, ma la finale è centrata per la terza volta su tre partecipazioni (almeno con questo nome, non contando cioè la partecipazione nel 1962 a nome Tanya).
L’altra “voce per Sanremo” è quella di Alberto Feri, che malgrado l’impegno non riuscirà a portare in finale “Ogni volta che mi pare” (sarà il primo degli esclusi). Esclusi anche i Jet, il gruppo di Carlo Marrale, Piero Cassano e Aldo Stellita. Vi dicono niente questi nomi? Sì sono proprio loro che un paio di anni dopo daranno vita ai Matia Bazar. Al momento non si intravedono voci femminili nel gruppo e “Anika-na-o” non sembra un brano adatto a Sanremo (a meno di non volerlo spacciare per la nuova “Jesahel”!)
Non va meglio neanche ai Pop Tops. Ormai lontani i tempi di “Mamy Blue”, neanche “Angeline” riesce a riportarli al top del pop (hehehehe …). C’è chi riesce a far peggio, sì proprio lui, il figlio d’arte Christian De Sica, con una canzone di Giorgio Conte intitolata “Mondo mio”, che non brilla certo per originalità, riesce ad arrivare ultimo. E senza redenzioni in stile Drupi, tanto che come è noto il minore dei due figli maschi del grande Vittorio si dedicherà ad altro tipo di carriera (fa degli ottimi panetton… bè cine-panettoni…).
Un altro ritorno al Festival è quello di Memo Remigi, che nella pochezza di questa seconda serata non ha difficoltà a portare in finale la sua canzone “Il mondo è qui”, costruita da uno che il suo mestiere lo sa fare. Ci prova anche il pugliese Tony Santagata, ma non è certo la sua “Via Garibaldi” che può elevare il livello della serata. A questo punto il pubblico è disposto a mandare in finale anche un brano prevedibile come “Amore mio” di Umberto Balsamo, purché ben costruito. Prima finale raggiunta da Balsamo, che per altro come interprete al Festival non tornerà più.
Chiude questo Festival Milva con la splendida “Da troppo tempo” che lei interpreta con maestria. Fosse un pelino meno ricercata, questa canzone potrebbe anche vincere il Festival, ma già così viene premiata con un terzo posto che Milva raggiunge per la prima volta da sola (altri due terzi posti nel 1968, con Celentano e nel 1969, con Don Backy).
Quindi ricapitolando ai primi due posti canta Napoli con i due Peppini, Di Capri e Gagliardi, al terzo l’inossidabile Milva. Insomma puoi presentare tutti i debuttanti che vuoi, alla fine vincono sempre i vecchi leoni (o le vecchie pantere)…

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