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3 marzo 2008

Non sai per chi votare? Rileggiti Pericle....(più video di Paolo Rossi)

di Mingo


In questi giorni abbiamo molto parlato di politica, di Politica, di antipolitica. Ora parliamo di POLITICA. Con vocali e consonanti tutte maiuscole. Da molti commenti traspare disillusione, sfiducia nella politica e convinzione che gli schieramenti e le persone siano tutti uguali. Io invece credo che capire sia ancora possibile. Per esempio rileggendo il Discorso di Pericle agli Ateniesi, attualissimo ancora oggi pur se di circa 2500 anni fa. Un vero e proprio manifesto della Democrazia. Il mio discorso (non quello di Pericle) sarà probabilmente retorico, buonista, anche ruffiano se volete, ma io ancora ci credo.


Qui ad Atene noi facciamo così.
Qui il nostro governo favorisce i molti invece dei pochi: e per questo viene chiamato democrazia.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Le leggi qui assicurano una giustizia eguale per tutti nelle loro
dispute private, ma noi non ignoriamo mai i meriti dell'eccellenza.
Quando un cittadino si distingue, allora esso sarà, a preferenza di
altri, chiamato a servire lo Stato, ma non come un atto di privilegio, come una ricompensa al merito, e la povertà non costituisce un impedimento.
Qui ad Atene noi facciamo così.
La libertà di cui godiamo si estende anche alla vita quotidiana; noi non siamo sospettosi l'uno dell'altro e non infastidiamo mai il nostro prossimo se al nostro prossimo piace vivere a modo suo.
Noi siamo liberi, liberi di vivere proprio come ci piace e tuttavia
siamo sempre pronti a fronteggiare qualsiasi pericolo.
Un cittadino ateniese non trascura i pubblici affari quando attende alle proprie faccende private, ma soprattutto non si occupa dei pubblici affari per risolvere le sue questioni private.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Ci è stato insegnato di rispettare i magistrati, e ci è stato insegnato
anche di rispettare le leggi e di non dimenticare mai che dobbiamo
proteggere coloro che ricevono offesa.
E ci è stato anche insegnato di rispettare quelle leggi non scritte che risiedono nell'universale sentimento di ciò che è giusto e di ciò che è buon senso.
Qui ad Atene noi facciamo così.
Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benchè in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.
Noi non consideriamo la discussione come un ostacolo sulla via della democrazia.
Noi crediamo che la felicità sia il frutto della libertà, ma la libertà
sia solo il frutto del valore.
Insomma, io proclamo che Atene è la scuola dell'Ellade e che ogni
ateniese cresce sviluppando in sé una felice versalità, la fiducia in se stesso, la prontezza a fronteggiare qualsiasi situazione ed è per questo che la nostra città è aperta al mondo e noi non cacciamo mai uno straniero.
Qui ad Atene noi facciamo così

Pericle, Discorso agli Ateniesi - 461 A.C.

Guarda Paolo Rossi che recita Pericle



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Non sai per chi votare? Rileggiti Pericle....(più video di Paolo Rossi)
 

 

e vi consiglio di non paragonare un Berlusconi o un Prodi neppure lontanamente a quel personaggio. l'Italia ormai non ha più idea di che sia la democrazia, questa parola non è che una definizione!! e poi proprio Paolo rossi, che di democrazia non ha mai capito niente ci viene a fare le paternali e a consigliarci...?? mah...è lo spirito che ci manca...

Marilena

07/06/2009 13:59:46


e vi consiglio di non paragonare un Berlusconi o un Prodi neppure lontanamente a quel personaggio. l'Italia ormai non ha più idea di che sia la democrazia, questa parola non è che una definizione!! e poi proprio Paolo rossi, che di democrazia non ha mai capito niente ci viene a fare le paternali e a consigliarci...?? mah...è lo spirito che ci manca...

Marilena

07/06/2009 13:58:13


era il mijore di tutti il nostro buon Pericle!!! sono una sua fun da sempre!!!

Marilena

07/06/2009 13:51:46


Non si tratta di "contestualizzare" perché la situazione che c'era nell'Atene di Pericle era normale , almeno qui da noi, in Sicilia, fino agli anni '50 (1950) e la mentalità odierna è ancora quella portata con la forza dalle bande di indoeuropei che soppiantarono le antiche culture mediterranee agricole e matriarcali ( da non confondere con ginecarchie) sostituendole con culture guerriere e patriarcali.
Le parole di Pericle sono magnifiche, quello che non va bene è che allora come ora valgono solo per pochi. E non perché io predichi l'assoluta eguaglianza tra gli uomini, perché siamo diversi tra noi e molto, semplicemente mi piacerebbe che a tutti venisse data uguale importanza e che a tutti venissero riconosciuti eguali diritti. I doveri , da non confondere con il rispetto delle leggi, sono un'altra cosa e non possono essere uguali per tutti

fara

06/03/2008 12:11:16


Ma è chiaro che il discorso di Pericle va contestualizzato! In un epoca in cui nella migliore delle ipotesi ci poteva essere un tiranno "illuminato" (vedi Siracusa), la democrazia degli ateniesi era veramente una novità assoluta. Poi, certo è paragonabile solo in parte all'idea di democrazia che abbiamo adesso.
Ma, d'altronde, il voto alle donne è una cosa recente in tutte le democrazie del mondo ...

Marcello

05/03/2008 22:28:59


Si Fara,sono d'accordo a scatola chiusa anche perchè non ho certamente la tua conoscenza della materia. Però si può comunque negare che la democrazia - almeno concettualmente - sia nata in Grecia? All'epoca - come dice Angelo - c'era qualcosa di meglio attorno? O un luogo ove la donna fosse maggiormente rispettata? Certo, è possibile che Pericle fosse al contempo democratico e demagogo.Come tanti oggi del resto.

mingo

05/03/2008 21:50:57


Povero Pericle; ma forse all’epoca non c’era di meglio attorno.
Su cosa si possa intendere oggi per democrazia in Italia (e sottolineo in Italia dato che non mi sembra che a livello nazionale la situazione sia tanto diversa da quella siciliana) confesso di avere le idee un po’ confuse; ho sempre creduto nella funzione dei partiti, dei sindacati, degli altri c.d. enti intermedi, quali strumento per selezionare la classe politica. La candidatura alle elezioni dovrebbe essere decisa nei partiti politici per le persone che all’interno di questi “enti” si sono distinte e non seguendo gli umori del momento: uno ai giovani, un paio ai pensionati, qualcosa anche alle categorie produttive (ma chi decide i nomi?). Certo e’ una ben strana idea la mia.

Angelo

05/03/2008 19:26:09


dimenticavo: certo che non cacciano mai uno straniero! Lo spennano ben bene, facendogli pagare le tasse

fara

05/03/2008 18:46:28


Si MIngo. Il discorso è bello ma non posso fare a meno di pensare che si riferisce ai soli cittadini ateniesi. Che costoro dovevano essere di ceppo puro (padre e madre ateniesi), che i diritti e i doveri dei cittadini (soprattutto i diritti) erano in relazione alla ricchezza e alla nobiltà, che i cittadini non pagavano tasse ma queste erano pagate solo dagli stranieri anche se residenti ad Atene o meteci, che le donne non avevano alcun potere. Erano poco più che uno schiavo. Gli schiavi, in media, erano in rapporto di 18 a 1 e il loro numero aumentava vertiginosamente perché ai contadini poveri che non potevano pagare i debiti (l'usura era molto diffusa) prima si ipotecava la terra e poi, li si riduceva in schiavitù.
Facile essere democratici in pochi intimi, ricchi e dediti solo alla politica. Perché lavorare per il democratico cittadino ateniese era disdicevole.
Ciao

fara

05/03/2008 18:43:52


@ Fara: Ma il discorso di Pericle, in se e per se, ti piace?

mingo

05/03/2008 16:12:13


Pericle? la Grecia? Attenti ragazzi la "democrazia greca" era il prototipo della oligarchia capitalista liberista e antifemminista che oggi imperversa nel mondo. Democrazia è solo una bella parola! Se volete ragguagli ditelo e io ve lo spiego come funzionava questa famosa "democrazia" in grecia

fara

04/03/2008 23:42:20


Leggendo e rileggendo,ascoltando,certo con sgomento,penso però che un candidato riusciremo a trovarlo,specialmente qui in Sicilia,
dove solo potremo scegliere un nome e non solo un partito.Grazie,Mingo, di questa boccata di aria fresca.Ci voleva proprio nella nebbia in cui ci dibattiamo

almar

04/03/2008 17:43:55


 
 

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