C'era una volta ... Alto Gradimento - MAX VINELLA
di Dario Cordovana
Max Vinella è un giornalista raccomandato da un pezzo grosso della politica dell’epoca. Specializzato nella cronaca spicciola, riesce a spacciare fatti banalissimi come notizie da prima pagina. I protagonisti dei suoi reportage sono sempre gli stessi, dal maresciallo Rossi ai rei Porcacci Duilio, Pagnacca Amilcare, Testaguzza Ermenegildo ed il più famoso di tutti, Riganti Maurizio (sacrestano disoccupato, senza fissa dimora), in realtà noto funzionario Rai. In seguito Vinella tende ad allargarsi e ad inserire nelle sue telefonate delle improbabili frasi in pseudo-francese (“Quesqufacè?”, “Je v’avais becchè”), delle discutibili interpretazioni di famosi evergreen della canzone americana (celebre “Love is a many splendoured thing” che diventa “I wada sly get I with you” con acuto finale sostituito da un urlo) e addirittura delle imitazioni, con Arbore e Boncompagni che lo portano regolarmente fuori strada (“come fa l’autogrillo?” e lui “Brom-cri-cri-brom-brom”). Vinella telefona in studio e nel raccontare i fatti di cronaca si confonde con la punteggiatura (oltraggio più, violenza più…), ma soprattutto con l’intonazione (punto o punto interrogativo?); i suoi resoconti terminano sempre con un’interminabile serie di reati, a volte del tutto superflui, messi lì tanto per “arricchire” la cronaca; tra questi l’immancabile “bollo falso” e talvolta “plagio” e “atti impuri”. Max Vinella è interpretato da Giorgio Bracardi.
Max Vinella in "Il sagrestano truffaldino"
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