Riflessioni: Cristiano uguale fissa?
di Anna
Un giorno Gesù disse: chi vuole seguire me deve lasciare tutto…poi disse: se qualcuno ti leva la veste tu dagli anche il mantello…e poi aggiunse: ama i tuoi nemici…e poi ancora quando lo schiaffeggiarono e lo beffeggiarono e lo frustarono e lo inchiodarono in croce disse: Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno. Certo leggendo queste frasi la cosa che in maniera più immediata viene in mente è ….certo chistu è proprio fissa! Poi però quando il cuore si sostituisce alla mente - ed è lui a parlare - qualcosa dentro di noi ci dice che più che fissa Gesù era uno che amava. Amare è una delle parole più inflazionate. Nei secoli è stata usata e violentata in mille modi e non è certo facile capirne tutto il suo enorme significato. Diciamo che è quasi impossibile penetrarne il senso più profondo. Sì certo, amiamo nostra moglie o nostro marito, i nostri figli o i nostri genitori, gli amici più cari ma quando si tratta di chi non ci è simpatico o di chi ci ha fatto del male, la questione si inizia a fare più difficile…e la mente riprende il sopravvento e sussurra: ma sono fissa ad amare chi mi sta sui ……… (lasciamo alla fantasia l’interpretazione). Come cattolica praticante e non bigotta ( il fatto che lo specifico è già grave), ogni giorno faccio i conti con tutto questo e mi rendo conto che seguire il messaggio che il Cristo ci ha lasciato è veramente difficile, eh già perché se vuoi veramente essere coerente con i suoi insegnamenti non puoi che essere un fissa! In un mondo dove vince il più forte e competitivo, dove la perfezione del corpo è sempre più esibita, dove l’apparire è più importante dell’essere, dove la vita si manipola come un qualsiasi oggetto, dove nel nome della tolleranza si accetta qualsiasi aberrazione dei valori che fanno parte della nostra cultura umanistica, dove il sesso e le allusioni ad esso sono dovunque posiamo il nostro sguardo…in questo mondo - dicevo - cercare di essere dei sani fissa ehm cattolici è compito veramente arduo. Voi direte, ma allora tutti i fissa sono cattolici? E tanti fissa atei diranno: sì sono fissa ma questo non significa che sono cattolico! Io rispondo, no certamente non tutti i fissa sono cattolici ma ( insinuo il dubbio) chi cerca di rispettare l’altro, chi non scende dall’autobus quando vede il controllore perché ha vidimato il biglietto, chi si mette in fila alla posta, chi non supera da destra e non prende la corsia preferenziale, chi insegna ai propri figli a vincere onestamente, chi usa lo stipendio per costruirsi un futuro che non lasci incertezze (anche se con gli stipendi di oggi…), chi non ruba, chi non desidera la roba d’altri, chi non tradisce la moglie…piano piano…. continuando di questo passo scriverò tutti e dieci i comandamenti…Allora siete fissa e pure cristiani o no? A proposito di una categoria speciale di fissa, i martiri, Andrea Riccardi, ordinario di Storia contemporanea alla Terza Università di Roma e fondatore della Comunità di Sant’Egidio, si è voluto “prendere la briga” di verificare quanti martiri siano stati uccisi nel Novecento solo perché cristiani. Ne è venuto fuori un libro (Il Secolo del martirio - ed. Mondadori) che non è solo la storia di qualche cristiano coraggioso, ma quella di un martirio di massa. Migliaia di storie di uomini e di donne contemporanei cristiani uccisi nel genocidio degli armeni nel 1915 fino ai massacri di Timor Est del 1999, passando per il comunismo bolscevico, il nazismo, i regimi dittatoriali dell’America latina, le tragedie dell’Africa, l’oppressione dell’islam integralista, le vittime della mafia. Si disegna un fenomeno di massa difficile da quantificare: almeno tre milioni di cristiani assassinati.
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